Torniamo con un’altra guida pratica. Oggi parliamo di Brainstorming e NGT. Sicuramente saprai già cos’è, avrai letto quelle quattro righe su Wikipedia, quello creativo, per la scuola, il metodo didattico. Bello, quanto inutile. Perchè ci sono alcune cose che non ti hanno detto.
E sono quelle cose che fanno la differenza tra avere risultati e scimmiottare qualche americanata…tipo questa:
BRAINSTORMING
E’ una tecnica utilizzata per far emergere nuove idee e soluzioni. Deve necessariamente essere svolta in gruppo, andando a coinvolgere tutti gli attori pertinenti.
NGT (Nominal Group Technique)
L’NGT è invece una procedura utilizzata per individuare un ordine di priorità fra elementi di una stessa classe. Permette di individuare, all’interno di tutti i suggerimenti proposti, gli elementi importanti.
Nel 90% dei casi infatti, a seguito di una sessione di Brainstorming (fatta male), non si mettono in fila le idee trovate.
Questo rende del tutto inefficace l’attività fatta.
L’attività di Brainstorming viene solitamente utilizzata in fase di analisi di un problema o nel momento in cui ci si appresta ad utilizzare il diagramma di Ishikawa di cui abbiamo già parlato in un altro articolo che puoi trovare cliccando qui.
Infatti molte volte ti sarai trovato nella condizione di dover tirar fuori idee per risolvere un problema ma di non riuscire a trovare una soluzione. Può essere perché non hai sufficiente esperienza in quel determinato settore o magari perché non hai la visione d’insieme della situazione.
Capita molto spesso ed è perfettamente normale.
Il primo passo verso la risoluzione di un problema è la condivisione.
Esatto. Ti devo dare una brutta notizia: Rambo morirebbe in 5 minuti nella vita reale.
Fare tutto da soli è impensabile, e soprattutto stupido.
Si lo so che l’Ego ci porta a voler fare Rambo. Trovare la soluzione al problema, l’idea geniale, è sicuramente una prospettiva allettante. Tutti a darti pacche sulle spalle, a dirti che sei il migliore.
Ma in realtà non è così.
Fare il solista danneggia per primo te stesso, e danneggia l’Azienda per cui lavori o di cui sei il Titolare.
Danneggia te stesso perché non ti dai la possibilità di acquisire informazioni ed esperienze della altre persone e quindi la tua curva di crescita si abbasserà terribilmente.
Danneggia l’Azienda perché lavorando da solo sarai inevitabilmente più lento, farai perdere soldi, troverai forse soluzioni parziali o idee migliorabili.
Quindi te lo ripeto: Rambo non esiste.
Lavorare in Team invece ti permette di:
- Apprendere dagli altri
- Essere più veloce nel raggiungere l’obiettivo
- Far risparmiare soldi
- Acquisire esperienza di Team Management
- Dimostrare che sai gestire una squadra
- Diventare un Leader
Come vedi porta vantaggio all’Azienda e porta vantaggio a te.
Anche dal punto di vista puramente egoistico, fare Team è utile!
E’ quindi importante coinvolgere quanto più spesso possibile i tuoi colleghi!
Come si esegue il Brainstorming?
Il metodo è molto semplice e non voglio dilungarmi più di tanto. LAVAGNA, PENNARELLI, PARLARE A RUOTA LIBERA.
Tutte le idee vanno scritte, senza valutarne la bontà.
Ogni persona deve avere la possibilità di dire la sua.
Ti riporto qualche linea guida da seguire e un paio di consigli che faranno la differenza.
- Condividi delle regole per la gestione del Brainstorming (si parla uno alla volta, secondo quale ordine si parla, per quanto tempo, chi decide quando deve essere passata la parola) non siamo in un film ricordi?
- Identificazione dell’oggetto della sessione (di cosa si parla? qual è il problema?)
- Definizione dei tempi della sessione. Importantissimo! Non vuoi passarci tutto il pomeriggio vero?
- Chi sarà il moderatore (un consiglio: fallo tu!).
- NO giudizi, NO commenti , NO critiche.
- Puoi usare il diagramma di Ishikawa per graficare le idee, o puoi scriverle in ordine sulla lavagna, o usare dei Post-it da attaccare sulla lavagna stessa.
- Al termine del Brainstorming elimina le idee ridondanti, i doppioni insomma.
CONSIGLIO CHE A VOLTE RENDE IL BRAINSTORMING PIU’ EFFICACE
Può essere un’idea invitare persone che non sono di solito coinvolte nel problema. Fai partecipare l’RSPP (il responsabile della sicurezza) o il collega dell’ufficio acquisti o perché no, il collega della programmazione.
Lo so, lo so.
Molte volte, non sapendo neanche di cosa si sta parlando, diranno cazzate megafotoniche. Non ridere se sparano qualche puttanata. Probabilmente saresti nella loro situazione se il problema fosse nella loro area di competenza.
Ti assicuro che a volte invece una persona completamente al di fuori dal problema ti potrà portare uno spunto, una visione diversa. E in più li coinvolgerai e farai Team.
Non ti dico di farlo per forza…ma pensaci su ok! :))))
Come scegliere quali sono le idee migliori?
E qui casca l’asino!
La maggior parte delle volte dopo aver raccolto le idee a seguito di una sessione di Brainstorming tutti si alzano e se ne vanno, tu rimani con tante idee scritte su una lavagna, magari la maggior parte sono cavolate assurde perché abbiamo detto che in fase di brainstorming si predilige la quantità e non la qualità.
Quindi come fare?
Per prima cosa ferma tutti! Che nessuno si alzi!
Eh si…non è ancora finita!
E’ arrivato il momento per definire un ordine di priorità alle idee raccolte. E adesso ti spiego come.
Come si esegue l’NGT?
Il modo migliore per fare una classifica è tramite il voto.
Hai due possibilità:
- Numero di valori pari al numero di elementi
- Numero di valori inferiore al numero di elementi
Ogni partecipante deve avere a disposizione carta e penna per poter trascrivere i suoi voti in modo riservato e senza essere condizionato dagli altri.
Numero di valori pari al numero di elementi
Tutte gli elementi (le idee venute fuori dal Brainstorming) vengono ordinati dai più rilevanti ai meno rilevanti.
Se hai 20 idee ogni partecipante da un voto da 20 a 1 per ogni idea.
IMPORTANTE! I voti non possono essere doppi. Non si possono dare a due idee diverse lo stesso punteggio.
Numero di valori inferiore al numero di elementi
Solo i primi 10 elementi vengono votati.
Se hai 20 idee ogni partecipante da un voto da 10 a 1. In questo modo solo i primi 10 vengono ordinati e gli altri rimangono non classificati come non importanti.
IMPORTANTE! I voti non possono essere doppi. Non si possono dare a due idee diverse lo stesso punteggio.
Alcuni consigli!
In entrambi i casi è fondamentale che tutti i punteggi siano “spesi”.
Una volta terminata la votazione dovrai sommare per ogni idea i voti ottenuti ed avrai la tua classifica.
Condividi infine la classifica con il Team per valutare ed evidenziare eventuali anomalie.
Per alcuni processi più complessi puoi anche valutare la dispersione dei voti per vedere se esistono degli elementi con giudizi molto dispersi e differenti. Può rivelarti delle anomalie che la semplice somma non ti evidenzierebbe.
Conclusioni
L’utilizzo del Brainstorming unito al NGT può fare la differenza. Alla fine del processo avrai una lista delle possibili soluzioni, o delle più brillanti idee da poter mettere in pratica. Sono due strumenti che secondo la mia esperienza devono per forza andare a braccetto ed essere usati SEMPRE insieme.
Se non lo fai? Semplice…avrai solo perso tempo. Di nuovo.
Cosa ne pensi? Hai mai utilizzato queste tecniche? Scrivi nei commenti la tue esperienze e condividi i tuoi risultati!
Produzione Agile
Più pezzi, in meno tempo
4 Responses
Ciao Federico,
ho utilizzato questo metodo per il questionario ai dipendenti e i risultati sono molto chiari ed evidenti .Servirà assolutamente a raggiungere lo scopo pre imposto che sarà quello di conoscere il grado di soddisfazione all’interno dell’azienda ma anche di elementi emersi su come e cosa propongono per migliorare secondo il loro modo di vedere gli ambienti e i metodi di lavoro.
Lo userò per tutti gli altri processi.. top!
Ciao Sandro,
Grazie per il feedback!
In bocca al lupo!
Federico
Tutto bello e tutto vero, ma in molte realtà la vera difficoltà consiste proprio nel coinvolgere le persone, che partono dal presupposto che un problema di qualità sia totalmente in carico al Responsabile della Qualità, perché loro hanno troppe altre cose da fare e non hanno tempo da perdere coi problemi “degli altri”.
Alzi la mano un Quality Mgr che non si sia fatto le PFMEA o gli 8D da solo per mancanza di disponibilità altrui.
Se non è il top management ad imporre precise linee guida non ne esci, e questo accade solo se detto top management ha una solida formazione qualitativa (raro) o è particolarmente illuminato (rarissimo)
Ciao Diego,
Concordo pienamente con te. Ne ho parlato anche in altri articoli e sono ovviamente consapevole che teoria e pratica spesso sono due realtà molto distanti. La sfida è proprio questa e ti assicuro che non è una cosa facile ne una cosa veloce. Dobbiamo invece andare per piccoli passi, per poter instaurare una cultura diversa. Il management DEVE essere a favore di questo, altrimenti è inutile. Ne parlo ampiamente anche nel mio libro EFFICIENZA 100.
Purtroppo se sei nella condizione in cui tutto il sistema intorno a te rigetta certi meccanismi e il titolare è il primo a non collaborare la situazione si fa dura.
O ti adegui (cosa che non ti consiglio di fare!) o cambi azienda.
Non possiamo salvarli tutti.
Federico
PS: Quello che però mi sento di dire è che non condivido l’ultima cosa che hai detto. Conosco tantissimi imprenditori che promuovono una cultura aziendale sana. Molti magari non hanno una formazione lato Qualità ma capiscono che esistono degli strumenti che possono aiutare l’azienda quindi, anche non conoscendoli, promuovono le persone che lavorano in un certo modo. E’ con l’esempio che si crea la cultura aziendale.